SOTTOTITOLO: La parola d’ordine è: “Non Convenzionale”
“Ciao, qual è il tuo personaggio dei fumetti preferito?”
“Ciao”.“Beh, non saprei; Capitan America suppongo, o
forse l’Uomo Ragno, o magari Batman, o piuttosto Wolverine”.
“Dai pensaci bene”.
“In effetti … Archimede Pitagorico”
“Ma chi? Archimede dei fumetti Disney?”
“Sì”. “Proprio lui; l’inventore”.
…
Un immaginifico dialogo tra i miei due emisferi cerebrali
potrebbe essere una cosa di questo tipo; la porzione sinistra, logica, concreta
e razionale, interroga la parte destra, istintiva, artistica, fantasiosa. Due
porzioni indipendenti e complementari che contribuiscono (in maniera fondamentale)
a renderci ciò che siamo.
Torniamo ad Archimede Pitagorico (Gyro Gearloose in lingua originale), di professione inventore.
È lui il mio
personaggio preferito, perché ho sempre guardato con sconfinata ammirazione il
suo intelletto sopraffino cimentarsi nelle più bizzarre creazioni; forse
l’aspetto più affascinante della scienza, l’inventare, ciò che mischia
intelligenza e fantasia, pensiero razionale e pensiero laterale, un connubio
perfetto, una collaborazione ottimale tra i due emisferi, il punto più alto
raggiungibile dall’uomo pensante e dall’uomo emozionale.
La
caratteristica vincente del nostro eroe è la capacità di trasformare gli
oggetti comuni, in qualcosa di nuovo, di diverso, di inimmaginabile. In
qualcosa di “non convenzionale”, per dirla in breve. Il mondo fantastico dei
fumetti permette qualunque cosa e, l’amico Archimede, non si tira di certo
indietro, dando libero sfogo a tutte le sue capacità per soddisfare le
incredibili richieste degli abitanti di Paperopoli e, di Zio Paperone in particolare.
Il centro del
discorso non è, ovviamente Archimede; ci ha aiutato ad estrapolare il concetto:
“Non Convenzionale”, concetto che, a mio parere, deve sedere alla base, o
quantomeno, ai primi piani del palazzo che forma l’attività motoria.
Cosa intendiamo per “Non
convenzionale”? In breve ci riferiamo ad un qualcosa che non segue passivamente
una consuetudine o una tradizione, qualcosa di non stereotipato, di non banale,
qualcosa ricco di originalità, di naturalezza, di personalità. Questo qualcosa,
nel caso specifico è il “Movimento”; l’uomo che si muove.
Tutto sommato l’insegnamento
che il buon Archimede Pitagorico può darci è quello di uscire dagli schemi;
l’attività motoria, mondo dove il “Mainstream” la fa da padrone, si presta
perfettamente a questa svolta: potrebbe sembrare strano, ma non esistono
regole, non esistono vincoli, non esistono padroni … IL MOVIMENTO NON HA
PADRONI, le idee non hanno padroni, si deve avere SOLO (e non è per nulla poco)
la capacità, la preparazione e l’accortezza di rispettare l’anatomia e la
fisiologia umana, adattare la biomeccanica ad ogni individuo, conoscere la
biochimica e la bioenergetica che regolano le reazioni metaboliche e poi dare
libero sfogo al proprio essere, alle proprie <invenzioni>, al proprio
modo di interpretare l’atto di muoversi; “Si insegna e si può insegnare solo
quello che si è”. Diffido da chi pretende di avere il comando, da chi “Ipse
Dixit”, l’ha detto lui, e quindi così deve essere, da chi sbandiera una
presunta superiore scientificità o investitura divina con tanto di tavole della
legge scolpite nella pietra. Il cervello umano
riconosce il
movimento nel suo insieme e non
il singolo muscolo: la completezza del gesto motorio è la regola aurea; il
rispetto della persona che si ha di fronte è la regola aurea; considerare un
individuo che si muove e vive in un determinato ambiente è la regola aurea;
l’attività motoria non è sport, è un bisogno ancestrale dell’uomo, è vita e,
come tale, ribadisco con forza, NON HA PADRONI.
La ricerca di un movimento
a misura d’uomo si coniuga perfettamente con la parola “Laboratorio”; come
Archimede Pitagorico ha il suo, noi abbiamo il nostro “Laboratorio Motorio” presso
Stile Libero, dove l’esplorazione “Non Convenzionale” del movimento non è volta
a trovare un “Santo Graal” motorio, un gesto, od un attrezzo, od un esercizio
superiore ad altri, bensì a cercare l’esercizio migliore o più funzionale, o
più utile a chi lo compie … “Alla fine della nostra esplorazione arriveremo là
dove siamo già stati e conosceremo il luogo per la prima volta”; nessuna
regola, nessuna convenzione, ma un inchino, umile e profondo, ad ogni corpo che
si muove.
SL.A.
Le immagini sono tratte da:
Foto di Palestra Stile Libero - Finale Ligure
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