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lunedì 4 aprile 2016

Chi ha paura del Lupo cattivo? (Ovvero ... troppa concorrenza fa perdere la riverenza)


Fondamentale si tratta di mancanza di sicurezza. O di autostima. O di entrambe. Non lo so, nemmeno mi interessa troppo, ma è piuttosto tediante e parlo in generale, vedere una categoria professionale messa alla berlina o sotto accusa in maniera continua solo ed esclusivamente per minare la qualità del lavoro altrui.
Entrando nello specifico, parlo della qualità del mio lavoro, purtroppo per molti dei miei "concorrenti", alta qualità, prima che accademicamente garantito.
Sinceramente la cosa mi inorgoglisce anche un po'... La mancanza di argomentazioni che esulino da mera condivisione di selfie o glutei prominenti denota una povertà di contenuti che rende risibile ogni commento; certo, me ne rendo conto, non c'è bisogno di scrivere, ma ogni tanto ritengo sia importante evidenziare il vuoto che pervade chi ti ritiene "concorrenziale" (non tutti, ovviamente, per qualcuno nutro profonda stima e, naturalmente, sono esclusi dal presente scritto) se non altro per ricordare che, pur non vivendo un'esistenza social (preferisco di gran lunga quella sociale), non sono completamente avulso da ciò che mi circonda e nemmeno disposto ad annullare il mio modo di essere professionale per uniformarmi al piattume imperante.

La cosa in parte inorgoglisce, dicevo, proprio perché è uno sventolare bandiera bianca, una resa incondizionata che sembrerebbe dire:" Non sono all'altezza, non posso competere, provo a tirare un po' di fango qua e là, tanto è pieno di capre che se le bevono tutte, magari mi va bene"; da un altro lato, però, mi infastidisce; per ovvi motivi personali, ma soprattutto perché siamo arrivati al punto di non investire più sulle proprie competenze, ma screditare (o provare a farlo) quelle degli altri. Il modo più veloce per umiliare l'essere umano: non lavorare per migliorarsi, per evolvere, ma concentrarsi su quel poco che si è, senza il benché minimo desiderio di mettersi in gioco. Insomma, sperare che tutti facciano schifo allo stesso modo.
Beh, con buona pace di voi condivisori internauti folli, io a questo gioco non partecipo e, che vi piaccia o meno, continuerò a dare il meglio, poco o tanto che sia.
Sono assolutamente convinto che siano i particolari a fare la differenza e, mai come oggi studiare e' uno di quei particolari. L'informazione non è conoscenza, lo dico sempre, ma la disinformazione o l'informazione alterata possono fare danni immani.
Est vera felicitas felicitate dignum videri: Riconoscersi degni di essere felici, questa e' la vera felicità


SL.A. Lupi, ma non troppo cattivi

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