>MATSURI 2025 - ALÈTHEIA<
“La nostra vita è lo strumento mediante il quale compiamo esperimenti con la verità“ (Thich Nhat Hanh).
Una sera, ricordo benissimo era un Capodanno, mi si chiese cosa significasse per me praticare Karate.
“È rivelazione”, risposi.
…
Ci sono momenti dove le porte del mistero si schiudono e il tuo sguardo coglie frammenti di un mondo che non riconosci, ma senti tuo; sono piccoli istanti senza tempo capaci di risvegliare sinapsi mnemoniche e scostare un velo.
Quell’agitazione è la tua agitazione.
Quelle lacrime sono le tue lacrime.
Quei sorrisi sono i tuoi sorrisi.
Quella gioia è la tua gioia.
Diventa reale emozione, un impulso atto a muovere qualcosa dentro di te, quando ti rendi conto che non stai solo osservando, ma stai partecipando con ogni cellula del tuo corpo, ad un turbinio di pensieri solo in apparenza caotici; pensieri che acquistano forma fino a trasmutare in vera e propria azione.
Tempo.
Ritmo.
Distanza.
Kime.
Quel momento prende vita e resta così indelebile.
Ciò che manca torna ad essere presente, in un piccolo gesto, in un abbraccio sincero o, semplicemente, in una piccola bellissima bimbetta che sgambetta felice incurante del contorno.
Verità, questa è la parola che, anche se non pronunciata, rimbomba nel Dojo.
Un bellissima parola, un grande regalo.
Fede
“Alètheia indica qualcosa che non è più nascosto, che non è stato dimenticato. In questo senso il termine può essere tradotto come verità intesa nel senso di rivelazione e di svelamento”. (officinafilosofica.it)
La foto mi appartiene e rappresenta, quasi al completo, il Dojo ShōMon
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