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lunedì 19 agosto 2019

300 HEIAN SANDAN

>300 HEIAN SANDAN<

Dovremmo riempire il cuore di gentilezza, la bocca di educazione, le mani di accoglienza e la testa di buoni libri.
Forse solo così potremmo tornare a essere umani.
(Fabrizio Caramagna)

Il multiverso palestrifero dei mesi estivi vede orbitare, salvo pochissime e piacevoli eccezioni, un’accozzaglia molto mal assortita di pseudo energumeni/e (etimologicamente posseduti, spiritati) che, cavalcando abilmente il rozzo trend italiota del momento, si esibiscono in condotte definibili, per pudore, incivili.
Un calcio dato qui, una cosa buttata là, un pezzo messo in disordine, un latrato trogloditico “un po’” fuori scala, pozzanghere di sudore sparse un po’ ovunque e mai asciugate, una risata sguaiata quando c’è poco da ridere, una pedissequa “persecuzione”, anche se solo con occhiate inquisitorie, del “diverso”, inteso, nel gergo primitivo dei suddetti beoti, come poco muscoloso o comunque non appartenente alla ottusa ghenga palestrorsa.
Si prova a spiegare, sia a parole (condite da gestualità precipua, ovviamente, visti i numerosi limiti) sia con il buon esempio, sistemando tutto in ordine dopo ogni flagello compiuto dalla barbarica orda, ma incredibilmente ogni tentativo scivola nel vuoto. È avvilente, non già per il lavoro extra che devo sobbarcare, sempre piacevole, bensì per la ine/maleducazione che, in uno studio sociale come una piccola palestra, rappresenta una indelebile impronta della popolazione “giovane” (parola nella quale facciamo entrare un po’ di tutto dai 20 ai 40), il futuro; il nostro futuro. 
Cosa rimane? Una strafottenza quasi violenta, arricchita da un imperioso desiderio di "tutto dovuto", "tutto subito", "tutto permesso"; facile capire che in un mondo fatto, per definizione, di regole e di rispetto come quello motorio (Educazione Motoria), sia abbondantemente fastidiosa.
Voglio sperare, sono sempre piuttosto fiducioso, che siano comportamenti dettati dall’impeto giovanilistico (o presunto tale), veicolati dall’essere in vacanza e, quindi, fuori dal controllo della normale routine, della catena di montaggio che per qualcuno è la vita.
A volte ci si arrabbia un po’, si risponde (o si risponderebbe) a tono, ma è solo un momento, un istante di buio, poi si torna sorridenti, solari, anche perché questa becera manifestazione di medioevale cialtroneria è, in fondo (ma proprio in fondo) forse anche patologia: magari una difficoltà comunicativa dettata,  probabilmente, da qualche problematica infantile legata alla sfera dell’affettività? … e allora perché infierire?
Abbiate rispetto. Soprattutto per voi stessi; vedrete tutto sarà più facile, anche una cosa stupida e vuota come sollevare dei pesi.

“Se il Maestro mi chiede di fare 300 Heian Sandan, li faccio; e non mi pongo nemmeno il problema del perché” FS 

"I genitori possono solo dare ai figli buoni consigli o indirizzarli sulla buona strada, ma la formazione definitiva della personalità di una persona è nelle mani della persona stessa". Anna Frank
Le immagini sono tratte da:
pinterest.com
Palestra Stile Libero - giorno di ordinaria follia

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