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martedì 10 dicembre 2019

MANO VUOTA - UN PERCORSO


>MANO VUOTA - UN PERCORSO<
Prosegue il mio percorso di studi, provo a rimettermi in gioco, ancora una volta, cercando di seguire il filo rosso che ha da sempre animato il mio viaggio formativo.
È evidente come l'Osteopatia permei ogni cellula del mio corpo e caratterizzi ogni mia scelta, l'approccio Biodinamicoè naturale conseguenza della visione che ho della vita così come lo studio della Medicina Tradizionale Cinese, al quale mi affaccio timidamente, ma pieno di curiosità. Questi due mondi, così distanti ad una prima occhiata, ma così vicini ad un'analisi più profonda, saranno una porzionedel mio crescere nei prossimi anni.

Continuerò l'approfondimento in Osteopatia Biodinamica presso "Biodo" (https://biodo-it.com) e quello in MTC, soprattutto nel trattamento TuiNa, presso "AMAL" (www.agopunturagenova.it).



Un passo indietro.

"L'osteopatia è la regola del movimento, della materia e dello spirito, dove la materia e lo spirito non possono manifestarsi senza il movimento; pertanto noi osteopati affermiamo che il movimento è l'espressione stessa della vita".

Still, A.T., 1892

I principi cardine:   
L'essere umano è un'unità dinamica di funzioni, il cui stato di salute è determinato da corpo, mente, e spirito. 
 Il corpo possiede dei meccanismi di autoregolazione e autoguarigione.
La struttura e la funzione sono reciprocamente inter-correlate. (La struttura governa la funzione; la funzione induce la struttura).

La logica del trattamento manipolativo osteopatico è basata sulla comprensione dei principi fondamentali di unità del corpo, autoregolazione e interrelazione tra struttura e funzione.

(Principi dell'osteopatia).

E ancora:

Tra Yin e Yang vi è reciprocità, ben espressa nel corpo umano dalla relazione tra materia (yin) e funzione (yang). La materia è il luogo in cui può manifestarsi la funzione; la funzione è l'attività della materia. La materia è il substrato essenziale della vita mentre la funzione è l'espressione dinamica della vita. La materia è alla base della funzione mentre la funzione è la manifestazione concreta delle potenzialità della materia. L'armonico equilibrio tra materia e funzione consente l'espletarsi della fisiologia del corpo, l'attività degli organi, la produzione delle sostanze. Questo legame di reciproca interdipendenza e di vicendevole utilità fa sì che lo yin non possa esistere senza lo yang e viceversa. La funzione agisce sulla materia, la materia consente la funzione: la vita deriva dal loro coesistere. Se è interrotta la loro relazione si ferma la vita. (M.Muccioli - Le basi della medicina cinese- ed. Pendragon 2013-5)

Quindi ...

Non potevo scegliere diversamente, Osteopatia e MTC si completano e probabilmente riescono a completare la mia ricerca, il mio scavare (Dig On) e, mi piace pensare che facciano parte di un disegno semplice come un cerchio, ma forte e profondo come l'universo … io mi sento parte di questo schema che pone la persona al centro di un modello di cura strettamente legato al significato etimologico della parola; curare inteso come prendersi cura.

“D.O. significa DIG ON”

(dalla lettera di A.T. Still indirizzata al Presidente dell’American Osteophatic Association del 1915).
Il mio Cammino.
"Ciò da cui si parte e ciò a cui si arriva" la lezione di Osteopatia CranioSacrale scorreva fluida verso il termine, ma quelle parole, quasi sussurrate (forse per non disturbare la porzione di classe sonnecchiante 😂) dal mitico prof. Salvo Bruno, furono per me una sorta di rivelazione. La ciclicità dell'agire osteopatico interfacciandosi con un sistema, scoprirò più tardi, animato da "altre" energie, divenne nella mia mente una sorta di "Enso", una rappresentazione circolare del mio praticare, una sorta di parallelismo con l'Universo, un modo per diventare, anzi, per essere parte di qualcosa di infinitamente grande, di infinitamente piccolo; usando le mani, solo le mani vuote. "Vedere il mondo in un granello di sabbia e un paradiso in un fiore selvatico, tenere l'infinito nel palmo della mano e l'eternità in un'ora (W.B).
Primo flash💥
La mia prima attività "consapevole" fu il Karate. Avevo 6 anni, tutti andavano a calcio o basket, io praticavo Karate, con impegno; Karate significa mano vuota. Un punto di partenza?

Karate > Mano Vuota. Il significato è molto più profondo di "mano nuda, o disarmata", e si spinge attraverso l'insegnamento Zen, ad una maggiore comprensione e consapevolezza della Realtà: "Tutti gli aspetti della realtà visibile equivalgono al vuoto. Il vuoto è l'origine di tutta la realtà (G.F.)".
Secondo flash💥
Osteopatia Biodinamica > la pratica osteopatica portata ad un lavoro più coerente con le leggi della Natura e dell'Universo e con quel Meccanismo Involontario che è alla base del potenziale terapeutico di autoguarigione. Un approccio delicato, umile e rispettoso del corpo umano, un tocco leggero, ma profondo di una mano vuota, ma colma. 

"Permettere alla funzione vitale interna di manifestare la propria potenza infallibile, piuttosto che applicare una forza circa venuta dall'esterno (W.G.S)".
Terzo flash💥
Reiki > metodo per trovare pace interiore e benessere psicofisico attraverso la meditazione e il confronto con le energie che permeano l'universo e, ovviamente, la possibilità di condurres stessa via chi si affida a noi, tramite l'utilizzo delle mani; delle mani vuote.

"Questo potere spirituale invisibile che governa il mondo e l'universo è incomprensibile per l'uomo, inimmaginabile, non misurabile, è la forza universale della vita, da cui ogni essere riceve continue benedizioni. Io chiamerò questa energia Reiki (H.T.)".
Quarto flash💥
MTC e TuiNa > una praticafinalizzata alla conservazione e al recupero dello stato di benessere; opera attraverso un insieme di tecniche manuali (mano vuota) tradizionali cinesi volte al riequilibrio e all'armonizzazione del sistema energetico del corpo umano.

"Il cuore di un essere umano non è diverso dall'anima del cielo e della terra. Nella tua pratica tieni sempre nei tuoi pensieri l'interazione tra cielo e terra, acqua e fuoco, yin e yang (M.U.)".
Un filo rosso che è Evoluzione, un cammino (Do) che prima di condurre in un luogo, permette di esplorare se stesso.
"Per me c'è solo il viaggio sustrade che hanno un cuore, qualsiasi strada abbia un cuore. Là io viaggio e l'unica sfida che valga è attraversarla in tutta la sua lunghezza. Là io viaggio guardando, guardando, senza fiato (C.C)".

Questo viaggio non avrebbe senso se non fosse stato illuminato da qualcuno, lampi meravigliosi che mi hanno insegnato a vedere oltre.

Non me ne voglia nessuno, ho incontrato tante persone meravigliose, ma cito, a nome di tutti, quelle che più hanno impresso un segno nella mia anima.

Il Maestro Marco per avermi iniziato allo studio delle Arti Marziali e della MTC e per essere il Maestro che è e che ogni persona dovrebbe avere.

Stefano J. per avermi osteopaticamente aperto gli occhi.

Franco M. per avermi introdotto al mondo della Biodinamica CranioSacrale.

Elisa P. per avermi aiutato a lavorare con la mia energia.

Raffaele L. e Salvatore B. per aver riacceso in me l'amore verso L'Osteopatia.

Tutto ciò, ovviamente, non sarebbe stato possibile senza Marina e Paride; loro sono fonte di ispirazione e forza inesauribile; il grazie è multiplo, perché oltre l'appoggio incondizionato, mi accompagnano e sorreggono lungo la Via, senza di loro, non sarei Io.


"Solo coloro che rischiano di andare troppo lontano scoprono fin dove possono arrivare (T.S.E)".

Sarà un 2020 elettrizzante 😀💫

Fede
Immagini tratte da:
Due immagini sono mie, mi ritraggono e mi appartiengono
asahikarate.it

giovedì 12 settembre 2019

Leggero

>LEGGERO<
Tratto da una storia (osteopatica) vera
Ma con quel tocco leggero cosa fai?
La domanda, che prendo sempre come un complimento, capita spesso, soprattutto da chi ha esperienze pregresse di trattamenti osteopatici.
Emmeth Brown, il paziente di questa mattina, l’ha posta con la sua consueta, genuina sincerità; da una vita di fatica nei campi ha ereditato un pieno benessere economico, ma tanti piccoli/grandi acciacchi, compresa la fastidiosa coxartrosi, ormai quasi invalidante, motivo del consulto odierno e, quindi, non si spiegava il perché delle mie mani a sfiorare le sue spalle.
Si accontenta di una “non spiegazione” e di un “se vuoi poi ti dico bene”. E si abbandona.
Sono consapevole della fiducia che ripone nelle mie mani, ha già visto tanti colleghi osteopati in passato e, per anni, è stato trattato da un famoso chiropratico piemontese. È incuriosito dal mio lavorare, dal rimanere “fermo” con le mani in determinate posizioni – anche se sento che qualcosa si muove – mi dice ogni volta. 
Anche oggi lavoriamo parecchio; il suo corpo chiede molto e, a livello globale, probabilmente l’anca non è il suo problema principale, ma poco importa non mi focalizzo su ciò che “non funziona”, ma vado a cercare armonia.
“Solo i tessuti sanno” R.Becker
Ascolto, concentrato, e aspetto risposte non visibili, non percepibili da un “crack”, lascio che il corpo svolga il suo compito, anzi, lascio che si “svolga” attorno a fulcri presenti, forti, precisi, ma mai invasivi.
Sento quiete e “apertura”, “distanza”, “allungamento”, passatemi i termini; sento un organismo compresso che cerca di liberarsi di acquistare spazio, di acquistare forma.
Non mi pongo il problema dell’efficacia del trattamento, vado a cercare un equilibrio più profondo rispetto al “riposizionamento” di un segmento o il “detensionamento” di un muscolo e, come sempre, il paziente deve uscire dallo studio diverso da come vi è entrato. 
A Emmeth succede, sta meglio, ma come dice sempre lui, “un meglio che non so spiegare”.
Sabato ha colloquio con il chirurgo … in cuor suo è consapevole che il viaggio finirà con l’intervento, ma intanto si gode il fatto di non prendere più antidolorifici e quella sensazione di stare meglio, un meglio che non sa spiegare.
Credo che lo scopo ultimo (o forse unico) dell’osteopatia sia proprio questo, la ricerca di una condizione di pace che permetta la scoperta di nuove sensazioni  e crei un contatto e una percezione diversa del proprio corpo; ogni operatore utilizzerà i mezzi e/o le tecniche che preferisce e conosce, ma nell’assoluta certezza di lavorare non già per aggiustare qualcosa che non funziona,  bensì per implementare le capacità di ogni organismo di tendere alla naturale condizione di quiete dalla quale origina la Salute.
“Togliete ogni ostacolo e, gentilmente, la natura farà il resto” A.T.Still
Nemmeno a farlo apposta, mentre saluto Emmeth, la radio passa https://www.youtube.com/watch?v=58XVAwazAEQ  .  Sorrido.
Fede

sabato 7 settembre 2019

Equilibrio



NON CERCARE LA SOLUZIONE, TROVA L’EQUILIBRIO: ESSO PORTERA’ ALLA SOLUZIONE (Swami Satchidananda)



>EQUILIBRIO<

Stagione 2019/2020 – Palestra Stile Libero

Cercare di rinnovarsi, ottimizzare ciò che procede bene, implementare ciò che non funziona come dovrebbe; il mantra risuona in testa, ritmico, potente e, per questa nuova stagione, vede una sola parola come trait d’union: equilibrio.
Il concetto di “Equilibrio” è molto affascinante e presenta una varietà applicativa tale da poter rappresentare perfettamente il centro vitale del lavoro che penso si possa svolgere quest’anno.
Vi racconteremo tutto ciò Martedì 17/09 alle ore 20 presso Palestra Stile Libero, nella serata di presentazione dove, con Marina, illustreremo la nostra vision, sia dal lato movimento sia da quello nutrizione. Sarà una gran bella fusione di intenti e un particolare trampolino di lancio di un’idea di lavoro che mette sempre più in evidenza la persona, l’individuo con le sue esigenze e le sue caratteristiche.
Ora, i meno curiosi possono smettere di leggere qui, le immagini in fondo alla pagina hanno il pregio di dare un’immediata idea di ciò che sarà, ma il difetto di essere piuttosto superficiali, quindi le menti più aperte, quelle assetate di sapere troveranno normale sedersi comodamente ed immergersi nel fiume di parole seguente.
Scegliere di fare “attività motoria” è il passo da compiere; una scelta implica consapevolezza, decisione, impegno nel voler cambiare qualcosa della propria vita e, forse per qualcuno inaspettatamente, il potere insito nelle scelte è fondamentale nel programmare il proprio destino. Siamo lontani anni luce dalla predestinazione mistica, ma anche da quella genetica e, ora più che mai, viviamo in un mondo dove è ben chiara la possibilità di ritagliarsi un proprio spazio vitale, di poter operare con mezzi e metodi tali da garantirci, quantomeno, il cammino sulla strada che conduce alla salute, termine spesso utilizzato in maniera fuorviante da chi di salute si occupa (o dovrebbe occuparsi). Ecco, probabilmente è proprio questo il concetto centrale che andremo a sviscerare nella serata di presentazione e, con tutto l’impegno possibile, nella prossima stagione targata Stile Libero, quello dell’adattabilità del corpo agli stimoli, di come, considerando l’essere umano, la rappresentazione mentale del termine equilibrio cambi paradigma, non più qualcosa di immobile, ma qualcosa di terribilmente in movimento, talmente dinamico, da risultare in quiete e quindi in salute. Un’idea affascinante che si sposa perfettamente con tutte la più moderne indicazioni scientifiche (e non …) PNEI e relega la nostra immagine di “palestra” al centro di un campo di possibilità pressoché infinito per quel che riguarda il benessere degli utenti.
La devastazione motoria modaiola deve finire o, quantomeno, trovare armonia con le esigenze delle persone e i ritmi imposti dalla società; se vogliamo migliorare, come individui e, conseguentemente, come collettività, dobbiamo investire sul movimento consapevole e su un’attività fisica “su misura” (in equilibrio?) e il nostro cammino volge proprio in quella direzione. Se non altro, l’orda barbarica estiva ci ha fatto vedere, piuttosto chiaramente, ciò che NON si deve fare e, involontariamente, rafforzato l’idea di come una palestra moderna debba muoversi e, soprattutto, fare muovere.
Ora torniamo pratici. Se Martedì 17, ore 20, venite a trovarci avrete risposte alle vostre domande :-) .
Ci saranno delle novità?
Credo di si. È un po’ presto per parlarne ora, tra una decina di giorni sarò senz’altro più preciso; è innegabile che i miei progetti osteopatici (studio con Marina, nuove scuole …) mi rapiranno ogni tanto da Stile Libero, ma i sostituti saranno decisamente più che all’altezza.
Continueremo comunque con il nostro modus operandi: allenamento personalizzato, consapevolezza del movimento, salute prima di tutto, e tutte le cosine che abbiamo sempre fatto bene, e faremo ancora meglio.
Vi aspetto, martedì 17/09 alle 20 se avete qualcosa da chiedere e quando volete, da lunedì 09, per muoverci insieme.
Fede