Confirmation bias
Supercazzole un tanto al chilo.
Supercazzole un tanto al chilo.
Vi ricordate il film "Amici Miei"? Un superlativo Ugo Tognazzi si
esibiva, per deridere, confondere e fregare i propri interlocutori in
particolari giochi di parole associando vocaboli veri a stramberie divertenti:
"Sbiriguda, come se fosse antani, terapia tapioca la supercazzola
prematurata a destra". Il tutto veniva pronunciato velocemente e con
enfasi sulle parole reali, in modo da inebetire i già sufficientemente ebeti
interlocutori.
Tutto sommato quella splendida trilogia
cinematografica precorreva i tempi delle moderne supercazzole internaute delle
quali, spesso e volentieri, i navigatori del web cadono vittime inconsapevoli.
L'obiettivo di fregare il prossimo è lo stesso;
senza dubbio c'è meno simpatia e, il più delle volte, sono i moderni guru della
salute che, più o meno consapevolmente, si esibiscono in queste tecnologiche
supercazzole.
Il processo più usato e' quello del "Bias di
conferma", ovvero ricercare, selezionare e interpretare informazioni in
modo da porre maggiore attenzione e quindi attribuire maggiore credibilità a
quelle che confermano le proprie convinzioni od ipotesi e, viceversa, ignorare
o sminuire quelle che le contraddicono (Wikipedia.org).
Il giro di bufale che rumina sui social network e' una moderna supercazzola
costruita ad arte a suon di "Confirmation bias".
Poco importa se il proprio pensiero contiene dei
concetti reali, interessanti o possibili, il metodo per manifestarli è una
truffa perché non crea contradditorio, perché non lascia spazio al dubbio e
perché, spesso, è costruito su informazioni in parte false o falsate.
https://www.youtube.com/watch?v=_9MTJw5ctVE
Divertiamoci un po' e ricordiamoci sempre che
l'informazione non è conoscenza.
SL.A.
Le immagini sono tratte da:
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