LA PALESTRA CHE VORREI
Da quanto tempo esiste Stile Libero? Sembra un’eternità.
L’apertura ufficiale, datata primo ottobre 2007, è stata solamente la posa di
una pietra nell’ambito di un processo di costruzione partito circa dieci anni
prima (ho iniziato a lavorare nell’ambiente palestra nel lontano 1997) e
tutt’ora in svolgimento.
In questi quasi 20 anni di immersione totale nel mare del
movimento umano oltre ad aver formato il mio bagaglio di esperienze, ho sempre
cercato di disegnare quello che sarebbe il mio desiderio di palestra, ogni anno
qualcosa in più (o in meno), ogni anno qualcosa di diverso. Posso quindi dire
che Stile Libero esiste da sempre, almeno dentro di me, ma che tutto sommato
non esiste ancora, almeno nella realtà, ma è un progetto in divenire, un
caleidoscopio di idee vorticanti nella mia mente.
Sono consapevole di avere una formazione “multilaterale”,
poliedrica, anzi, l’unione con Marina l’ha resa ancora più sfaccettata; non
sono un’atleta di uno sport specifico, ho sempre fatto di tutto e di più
cercando di approfondire i tanti interessi, ma rimanendo, per forza di cose,
molto generale con qualche specificità, piuttosto che molto specifico con
qualche generalità. Ricordo che quando mi iscrissi all’ISEF, una vita fa, era
un luogo di ritrovo per sportivi; si iscriveva chi amava lo sport, si faceva
tanto sport, si cercava di emergere in ogni disciplina, si intrecciava l’amore
genetico e viscerale per il movimento con un nascente e sempre più intrigante
interesse per le regole e le leggi anatomiche, fisiologiche, biochimiche e
biomeccaniche che erano alla base di quel movimento. La mia formazione è
iniziata così. Mi sono tuffato sul lavoro pieno di curiosità e con la voglia
matta di mettere in pratica quella teoria che tanto mi piaceva studiare, quei
libri che riempivano le mie giornate. Più c’era da mettersi in gioco, più mi
piaceva giocare: corsi di gruppo, preparazione atletica, rieducazione
funzionale, ginnastica correttiva, body building, più c’erano richieste e
meglio era. Mi buttavo su tutto, come uno squalo sul sangue.
Poi è arrivata scienze motorie e la laurea specialistica,
la parte di “attività motoria medicale”, adattata, preventiva ha aggiunto
conoscenze profonde, interessi nuovi, nuovi stimoli e, soprattutto, un’idea:
lavorare sulla persona. Su tante persone, ovviamente, ma su una alla volta.
Ogni persona la sua domanda ed io che provo a dare la mia risposta. Entra in
gioco l’euforia endorfinica del running, l’immersione profonda nelle resistenza
e nell’ultra resistenza, le corse di gruppo, il NordicWalking, la corsa
sensoriale, a piedi nudi o con scarpe minimali, la paleoantropologia, cercare
di dare un senso, quindi, a ciò che ci ha plasmati, evolutivamente parlando,
continuando a diffondere informazioni e suggerimenti che abbiano la mia firma,
quella inconfondibile forgiata in tanti anni di studio. Intanto Marina continua
la sua strada; una grossa fetta dei miei interessi sono anche i suoi,
decidiamo, forse inconsapevolmente, di “attribuirci degli incarichi”, la sua
formazione in alimentazione applicata all’attività fisica (e quindi alla vita
in genere …) prende sempre più forma, nascono tante attività, dalle conferenze
a tema, ai corsi di cucina; prende sempre più forma un progetto tutto nostro. Io mi concentro sul
rapporto mente-corpo-prestazione che risveglia il retaggio di tanti anni di
arti marziali e inserisco così un altro tassello ed un’altra convinzione: non
esiste un corpo senza mente e una mente senza un corpo; le dicotomie non fanno
parte dell’uomo, quell’uomo che sono sempre più convinto di dover affrontare
FaceToFace; anzi lo faccio, già da un po’, ma non ancora come vorrei. Arrivano
poi Osteopatia e Olismologia, avventure che, dribblando penuria di tempo e
difficoltà varie, continuo a vivere. Con loro si conferma ulteriormente la
certezza che ogni individuo (etimologicamente “indivisibile”) è un’essenza
unica e come tale debba essere considerata.
Questa è la storia che mi ha portato oggi a scrivere
della palestra che vorrei. Questa è la mia storia, la nostra storia, il viaggio
entusiasmante che ci porta a sognare un nuovo Stile Libero, un’evoluzione
innanzitutto concettuale e poi di contenuto, uno Stile Libero2.0 che vada
sempre più a rispecchiare ciò che siamo e ciò che abbiamo vissuto, che
quotidianamente viviamo.
Non ce ne vogliate, crediamo che si debbano inseguire i
sogni e provare a fare ciò che veramente di desidera. L’idea è quella di
costruire qualcosa su misura per ognuno, di fare in modo che ognuno possa
esprimere il proprio essere ed avere un servizio adatto alle proprie esigenze;
un Laboratorio Motorio, insomma, una strada alternativa, seria e professionale.
La palestra che vorremmo !!!
“Caro treno che
passi una volta sola nella vita … se ci
tengo proprio posso farmela anche di corsa”. E così sarà …
BeNatural!!!
SL.A.
Immagini tratte da: www.dreyer-bosse.it e www.euroteknites.it
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