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domenica 16 giugno 2024

VITA

 VITA

"Cos’è la vita? È il lampo di una lucciola nella notte. È il respiro di un bufalo d’inverno. È la piccola ombra che attraversa l’erba e si perde nel tramonto" (Piedi Neri)

Il Dojo (道場 - luogo dove si segue la Via) rappresenta uno spazio dove si intrecciano e si mescolano numerose essenze, intendendo con questo termine proprio 精 - Jing - essenza vitale, che in un'ottica Taoista definisce come ciò che si è sia comprensivo di ciò che si è stati e del proprio potenziale (ciò che si sarà); "Se siete qui è perché probabilmente in un'altra vita eravate dei combattenti" (M° M.R.).


"Vita" appoggiato sulla parete diventa il simbolo verso il quale il saluto colma di sacralità il vuoto di "Kara" (空), inteso con l'accezione che proprio il Maestro Funakoshi, riprendendo gli insegnamenti del buddismo Zen e anticipando le moderne teorie quantistiche, gli aveva assegnato: "Shiki soku ze ku (kara) - Ku (kara) soku ze shiki" - "Tutti gli aspetti della realtà visibile equivalgono al vuoto (il nulla) Il vuoto (il nulla) è l'origine di tutta la realtà". 
Questa consapevolezza scuote la mia coscienza e sentire le parole del Maestro Luciano Parisi evidenziare con una potenza interiore, non minimamente scalfita dal tremore della voce, tale profondità del Shō Mon Dō del Maestro Marco Rescigno, della sua visione del Karate Dō e cito - per la salute psico-fisica e dell'anima dei suoi allievi - apre un enorme portale di nuova comprensione creando spazi sconfinati nei quali esprimere la propria essenza e percorrere questo cammino di miglioramento personale.
Da Maestro ad Allievo.
"... In un'arte marziale prima, pieni di odio, si cerca di distruggere l'avversario, poi di ucciderlo con una sola tecnica, poi di sconfiggerlo senza ucciderlo, poi di batterlo senza fargli male ed infine, pieni d'amore, di vincerlo senza combattere ... Questo è il Dō" (S. Egami). 
Il suono profondo dei "Taiko" sposta i miei pensieri. L'incedere possente dei ritmi alimenta il fuoco interiore, scandisce il battito del cuore e la frequenza del respiro, sembra un richiamo prima della battaglia o forse un saluto d'addio o ancora un abbraccio carico di sentimento. O tutto insieme.
Sembra proprio sottolineare la Vita, quella misteriosa circolarità infinita alla quale tutti ci aggrappiamo e proviamo a trattenere. Ma forse essa per esprimere al meglio il suo potenziale ha bisogno solo di essere lasciata scorrere, proprio come il vento che trasporta queste vibrazioni primordiali dentro le nostre anime.
Fede

Le immagini rappresentano "Vita" e sono tratte da:
la prima https://www.zenseitorino.org/dimostrazione.html
la seconda rappresenta il tokonoma del dojo ShoMon e mi appartiene



 





sabato 8 giugno 2024

MATSURI DOJO SHŌ MON

 MATSURI DOJO SHŌ MON - 07/06/2024
La festa del DOJO, la celebrazione dei 40 anni di insegnamento del Maestro Marco Rescigno.
Un velo di pioggia triste inumidisce la mattinata, bagna il volto rivolto al cielo in cerca di uno spiraglio di luce o, forse, di una risposta.
Difficilmente il fluire della quotidianità incrocia le proprie previsioni, a volte è un'alternanza di tocchi più o meno convinti, ma spesso l'Universo ci ricorda come la nostra illusoria onnipotenza decisoria si infranga contro energie primordiali e misteriose verso le quali possiamo solo inchinarci e, assolutamente presenti e consapevoli, prendere atto.
Prendere atto, rendersi conto che "qualcosa" sta accedendo.
Questo è il significato che attribuisco a questa giornata, dove la presenza attenta e convinta, quel famoso e spesso frainteso nipponico "Zen", trasuda da ogni movimento, dal più scoordinato e inesperto, al più talentuoso e ragionato, fino al più emotivamente sentito e interiorizzato nel profondo.
Qualcosa accade; lo si respira nella leggera brezza carica di emozioni che accarezza i keikogi, tirati a lucido per l'occasione; lo si sente nei possenti kiai che arrivano a scuotere i visceri ed in quelli appena sussurrati od addirittura solo pensati, ma comunque lì, presenti. 
Si vede la magia del rispetto e la genuinità dei sorrisi, la ricerca della perfezione, qualunque essa sia, e la perfetta caoticità che questa ricerca genera.
Volti intensi, sguardi profondi e sinceri, divertimento e commozione.
Qualcosa accade perché qualcosa è stato seminato, con amore e passione, ed è cresciuto nel tempo.
Qualcosa accade perché ogni cuore davvero pulsante presente ieri, in questo stato della materia o in un altro, ma comunque presente, ha contribuito e contribuirà a farlo maturare.
Un brivido di sano orgoglio percorre le mie sensazioni. Io c'ero e, ovviamente non tutto è andato come previsto, ma questa è un'altra storia, altrettanto emozionante.
Fede















Le foto rappresentano il Matsuri e mi appartengono