>UNIVERSI PARALLELI<
Il Signor G è un ragazzino dallo sguardo dolce e profondo. Gli occhi curiosi scrutano l'animo e sembrano in grado di leggere le pause dei tuoi pensieri, condirle con un sorriso sincero e mostrare la tua versione migliore. Sta per affacciarsi all'adolescenza con la giusta innocenza e una furbetta pigrizia che gli regala qualche rotondità di troppo. Tra le varie proposte motorie atte a distrarlo dalle divanose video-tentazioni abbiamo il privilegio di ospitarlo una volta a settimana in palestra.
Miss A si muove a stento, il corpo non obbedisce più a regole che solo poco tempo fa sembravano scolpite nella pietra e, qualche volta di troppo, permette incontri ravvicinati non particolarmente piacevoli con il pavimento. La colonna vertebrale si curva subendo decenni di gravità e numerose erosioni vertebrali, le sicurezze vacillano, la paura, seguendo vie neurovegetative arcaiche, rende tutto ancor più paralizzato.
I due anni di immobilità o semi-immobilità forzata e terrore informativo completano il quadro.
Tra il Signor G e Miss A ci sono la bellezza di 70 anni abbondanti di differenza.
Ieri pomeriggio alle 1545 questi due Universi Paralleli hanno fermato il tempo per un istante e si sono incontrati in palestra.
Mentre incrociavano i loro sguardi, probabilmente nemmeno notando l'uno la presenza dell'altro, passato, presente e futuro sono diventati la stessa cosa, un secondo, forse nemmeno, dove tutto si è spento nel silenzio per poi liberarsi con un fragore assordante.
Miss A ha iniziato la sua attività motoria atta a ritrovare un pochino di vigore organico e implementare quelle funzionalità utili per prevenire le cadute, mentre G ha proseguito il suo training puntando su una migliore organizzazione motoria di base e sul "potenziamento" metabolico.
Io ero lì.
Con stupore ho osservato due Universi Paralleli toccarsi, ed è stato un qualcosa dalla forza indescrivibile, un'onda di Marea lenta e possente, senza fine.
Fede
L'immagine è tratta da: https://www.futuroprossimo.it