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mercoledì 16 giugno 2021
RITMI VITALI
giovedì 3 giugno 2021
GABBIANI E PANDEMIA
La tramontana leggera, abile nello spianare il mare sul finalese, dona invece, sul promontorio di Capo Noli, la caratteristica increspatura e quel leggero moto ondoso, ritmico e vitale, che per milioni di anni ha scolpito paziente le caratteristiche rocce calcaree, donando loro quell’aspetto, ruvido e selvaggio, meravigliosamente unico nel suo genere.
>”Fierobecco” domina, appollaiato sulla testa del “Leone di Capo Noli”, la Natura che lo circonda; non si pone domande, non aspetta risposte e, soprattutto, è incurante di ciò che quel buffo essere pallido, sfrecciante su strane scatole di metallo, possa ordire per complicarsi l’esistenza.
La mia passeggiata non lo disturba affatto. Conosce le mie intenzioni prima ancora che esse siano anche solo parzialmente manifeste. Ci guardiamo negli occhi, un istante.
Il suo garrito sfrutta l’eco del capo e diffonde il messaggio a sensi in grado di intenderlo; forse è anche diretto a me, ma come specie umana abbiamo perso quella capacità ancestrale di comprensione ormai da tempo.
Sfruttando, con una saggezza dettata dall’esperienza , la giusta corrente si alza elegante in volo e, dopo un rapido giro perlustrativo si getta in picchiata verso le profonde acque. L’impressionante velocità con cui divora il pesce catturato mi permette di osservarlo ancora una volta da vicino, prima che il mio rapido incedere mi faccia svoltare ed iniziare la discesa verso Noli: come se nulla fosse successo, muscoloso e affilato, il suo profilo è nuovamente sulla roccia, la leggera brezza gli asciuga il lucido piumaggio e lui sembra bearsi di quell’infinito attimo di Quiete.
Palestra Stile Libero si trova appena fuori le mura di FinalBorgo, “Uno dei Borghi più belli d’Italia” e via discorrendo … ad appena 1500 metri dal mare e a circa 10 km dal regno di Fierobecco.
Un altro mondo, però.
Il cortile di asfalto multicolor, grazie a vecchie e nuove “ristrutturazioni” stradali che si sovrappongono, sotto il sole tardo primaverile delle 12 è una sorta di bacino infuocato e, mentre i condomini di contorno lo chiudono in un abbraccio soffocante, il fiume rinsecchito, perso l’antico vigore, fatica a offrire un pizzico di ricostituente frescura.
>”Rumenta”, pingue e sovrappeso gabbiano, domina l’inquietante immagine dall’alto del suo nido sul tetto del condominio di fronte alla palestra.
Stancamente sta masticando l’ultimo boccone di spazzatura “catturato” nel bidone. Ha costruito una sorta di colonia nella zona, gabbiani enormi, lenti e guardinghi, sospettosi e vigliacchi si aggirano tra depredazioni nei cassonetti dell’umido e qualche sporadica comparsata a bordo fiume, per ingurgitare ratti o, per i più baldanzosi, spiumare piccioni.
Tutta la fiera vigoria della caccia, la magia dell’istinto che diventa azione, la primordiale energia del mare e tutti i rituali della vita in Natura scomparsi in favore di una appassita esistenza consumata sull’altare di una pseudo-comodità e un , solo apparente, perfezionamento evolutivo.
Potrei, senza timore di smentita, definire il nostro Rumenta, un gabbiano obeso o fortemente sovrappeso.
Obesità: la Pandemia silenziosa.
Secondo il rapporto della World Obesity nel 2016 nel mondo c’erano 671 milioni di persone obese di cui 64 milioni con obesità grave, cioè con BMI o indice di massa corporea di 40 o più.
L’aumento di persone obese aveva come conseguenza anche aumento di persone con altre malattie croniche come:
_diabete (218 milioni attribuibili all’obesità);
_ipertensione arteriosa (307 milioni attribuibili all’obesità)
_malattie cardiache (12 milioni attribuibili all’obesità).
Parlando di oggi, si è visto che queste complicanze comuni nell’obesità sono proprio quelle che erano più frequentemente presenti nelle persone decedute a causa del coronavirus sia in Cina che in Italia, dove il 76% dei deceduti era iperteso, il 35.5% diabetico e il 33 % aveva una cardiopatia ischemica. https://www.auxologico.it
Continuando a ragionare su questi dati e quindi sul collegamento fra obesità e mortalità da Covid-19, vediamo come una ricerca firmata da Jingzhou Wang e colleghi della University of Chicago Medicine di Chicago (Usa), ha incrociato i dati sul BMI (Body Mass Index) delle popolazioni, contenuti nel Globa lHealth Observatory dell’OMS, con i dati sul COVID-19 di worldometer.info . Il risultato mostra che la prevalenza di popolazione in sovrappeso [BMI (kg/m2) ≥25] per paese è significativamente associata con il numero di decessi per milione di abitanti a causa del Covid-19 (R2 corretto: 0,20; P <0,0001).
Si può dire quindi che la pandemia da Covid-19 abbia incontrato la pandemia dell’obesità, che, seppure a un ritmo diverso rispetto alla diffusione del virus SARS-CoV-2, continua a crescere. https://medicoepaziente.it/
Parlando invece di soli bambini e ragazzi, secondo il nuovo rapporto COSI (Childerhood Obesity Surveillance Initiative) dell’OMS, in alcuni Paesi della regione europea, l’obesità e il sovrappeso colpiscono 1 bambino su 3 di età compresa tra i 6 e i 9 anni.
Il rapporto si basa sui dati raccolti in 36 Paesi durante gli anni scolastici 2015-2016 e 2016-2017, per un totale di circa 250mila bambini in età scolare. I dati mostrano che, nel periodo oggetto di studio, l’obesità ha colpito il 13% dei bambini e il 9% delle bambine.
I Paesi più colpiti:
_ Le percentuali più elevate di sovrappeso e obesità infantile sono state osservate nei Paesi del Mediterraneo, come Grecia, Italia, Portogallo e Spagna, dove oltre il 40% dei bambini risulta in sovrappeso.
L’impatto della pandemia di Sars-Cov 2 sull’obesità infantile :
_Gli alti tassi di obesità e sovrappeso registrati rimangono però preoccupanti, soprattutto alla luce della pandemia. Secondo il Direttore Regionale dell’OMS per l’Europa Hans Kluge, “il COVID-19 potrebbe potenzialmente amplificare l’aumento dell’obesità infantile, una delle tendenze più allarmanti nella regione europea dell’OMS”. https://unric.org/it/
La comunità scientifica internazionale considera ormai l’obesità sia come una malattia a se stante sia come una condizione che aumenta la probabilità di sviluppare una vasta gamma di malattie croniche. Meno noto è, però, il fatto che una condizione di obesità accresce anche l’eventualità che le malattie infettive portino a gravi conseguenze. Questo è diventato ancora più evidente durante la diffusione globale del virus SARS-CoV-2 e nella conseguente pandemia di COVID-19. In occasione dell’edizione 2021 della Giornata Mondiale contro l’Obesità (4 marzo), la World Obesity Federation ha pubblicato il rapporto “COVID-19 and Obesity: The 2021 Atlas. The cost of not addressing the global obesity crisis - March 2021” in cui, attraverso una dettagliata analisi di dati sottoposti a peer review, si mostra come l’eccesso di peso sia un fattore predittivo altamente significativo dello sviluppo di complicanze da COVID-19, inclusa la necessità di ricovero, di terapia intensiva e di ventilazione meccanica. L’obesità si dimostra anche un fattore predittivo di morte per COVID-19. Il documento mostra che nei Paesi in cui meno della metà della popolazione adulta è classificata “in sovrappeso o obesa”, la probabilità di morte per COVID-19 è una piccola frazione - circa un decimo - del livello osservato nelle nazioni in cui lo è più della metà. Dei 2,5 milioni di decessi per COVID-19 segnalati entro la fine di febbraio 2021, 2,2 milioni si sono verificati in Paesi in cui più della metà della popolazione è classificata in sovrappeso o obesa. Pur considerando che queste cifre possono essere influenzate dalla struttura per età delle diverse popolazioni nazionali, dalla ricchezza relativa e dalla capacità di rendicontazione dei casi di ogni Paese, i risultati sembrano essere comunque non dipendere da questi fattori.
Potrebbe essere che ci si trovi di fronte ad una DEVASTANTE pandemia, quella di obesità che, come abbiamo visto, colpisce anche i gabbiani 😂. La soluzione, quantomeno a livello preventivo (e pensateci ai vostri figli, non solo su come e quando fargli il vaccino per andare in ferie …) è piuttosto semplice: sana alimentazione e movimento quotidiano.
E tu chi vuoi essere, Fierobecco o Rumenta?
Fede
Le immagini rappresentano Capo Noli e Fierobecco e sono di mia proprietà